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martedì 4 agosto 2015

IL CONSIGLIO COMUNALE A FAVORE DI UN PRESIDIO UNICO PER IL CENTRO ABRUZZO"OSPEDALE DELLA MAJELLA"

SULMONA - Il Consiglio Comunale è per il reinserimento di Sulmona fra i poli di attrazione e l’istituzione di un ospedale unico del  Centro Abruzzo, che comprenda quelli di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro.Questo è quanto è stato deliberato oggi dopo la discussione avvenuta in consiglio.Sia maggioranza che opposizione hanno ribadito la necessità di salvaguardare il presidio ospedaliero sulmonese alla luce del decreto Lorenzin.
Per il consigliere Di Piero è necessario creare una unica ASL regionale e una sorta di ospedale della MaJella.Per il consigliere Di Ianni la città, visto
la scarsa partecipazione in consiglio,  sembra non aver capito la problematica."Si tratta della
sopravvivenza e della piena vivibilità del nostro territorio, visto che in futuro oltre all'ospedale anche le nostre scuole potrebbero essere a rischio"ha evidenziato Di Ianni, che poi ha proposto un altro consiglio comunale con tutti i comuni del comprensorio.Dai banchi del Pd, da Alessio Di Masci, non sono mancate  critiche rivolte al governo e alla Regione, ai ritardi e alla disattenzione nei confronti del territorio.Il messaggio comune è che la città di Sulmona deve tornare a recitare un ruolo da capofila del centro Abruzzo.Pertanto si impegna il sindaco Peppino Ranalli ad

adoperarsi per la salvaguardia del punto  nascite e dei relativi reparti e del reinserimento di Sulmona tra i Poli di Attrazione.Inoltre la mozione invita il sindaco a farsi parte attiva perché sia realizzato un eliporto nell’area dell’ospedale SS.Annunziata e non, come prospettato,  nello stadio Pallozzi.
 Tra il pubblico erano presenti alcuni rappresentanti sindacali della sanità.In merito al declassamento è stato deliberato di impegnare il sindaco e la giunta ad adottare ogni utile iniziativa nei confronti del governatore D’Alfonso affinché Sulmona venga reinserita tra i Poli di Attrazione. Sono i due documenti approvati oggi all’unanimità dal consiglio comunale di Sulmona, inviati a Regione e sindaci del territorio, su questioni che dovranno segnare il destino della città e del comprensorio. Il documento sulla sanità è stato approvato come mozione sulla base di quella presentata all’inizio della seduta dal consigliere di minoranza Gianfranco Di Piero (Sulmona al Centro) per rilanciare l’idea dell’ospedale unico Sulmona-Popoli-Castel di Sangro e dell’Asl unica regionale. Le proposte di Di Piero sono state inserite nella mozione votata dal consiglio comunale che impegna l’amministrazione ad adottare iniziative verso la Regione e la Asl sulla salvaguardia del punto nascita, impegna inoltre il sindaco a porre in essere un’efficace e convinta azione sulla giunta regionale finalizzata all’osservanza del parere dell’Agenas e ad investire il legale rappresentante della Asl dell’esigenza di realizzare l’eliporto esclusivamente all’interno dell’area di pertinenza dell’ospedale. La mozione invita anche il primo cittadino a promuovere iniziative riguardo all’applicazione del decreto Lorenzin al fine di non farlo sfociare in un drastico ed irrimediabile ridimensionamento della struttura ospedaliera. Nella delibera sui Poli d’Attrazione, oltre al reinserimento di Sulmona, viene chiesto di individuare una macroarea composta dai piccoli Comuni della Valle Peligna e della Valle del Sagittario sulla quale attivare politiche di coesione territoriale. Nel dibattito apertosi dopo la relazione del sindaco Ranalli e l’illustrazione della mozione del consigliere Di Piero sono intervenuti sia maggioranza che minoranza. Per Enea Di Ianni (Il Popolo di Sulmona) Sulmona deve recuperare il ruolo di Polo d’Attrazione per avere certezze sulla sanità ed anche sulla scuola. “Noi Polo d’Attrazione lo siamo – ha detto – è chi ha sbagliato non riconoscendolo deve assumersene le responsabilità perché non basta dire che tutto sarà compensato con altri investimenti”. Duro intervento poi del capogruppo del Pd Alessio Di Masci: “Non solo non si incide sui servizi ma ci penalizzano anche le infrastrutture come trasporti e quant’altro. Siamo sicuri che al centro dell’attenzione della Regione ci sarà il cittadino? Ma di quale territorio, della costa o delle aree interne? Non si possono avere due pesi e due misure perché si parla di unione dei Comuni e nello stesso tempo si tolgono i servizi”. Una posizione critica dunque verso il suo partito a livello regionale da parte di Alessio Di Masci che poi rivolto al sindaco ha detto: “Tu oggi stai giocando la partita più importante per decidere il destino di questa città e non puoi avere paura dei partiti. Non farci perdere perciò questa partita”. Mimmo Di Benedetto (Sulmona Democratica) ha ribadito che Sulmona deve rivendicare con forza il ruolo di Polo d’Attrazione mentre sulla sanità non deve esserci un’interpretazione statica ma dinamica. Di Benedetto ha poi bacchettato il sindaco dicendogli che la discussione sul declassamento arriva troppo tardi in consiglio comunale. Per Luigi La Civita (Forza Italia) la questione della sanità in questi mesi è stata affrontata malissimo a cominciare da quando si era appreso del decreto di chiusura sul punto nascita. “Lì ci fu una minaccia alle dimissioni del sindaco che poi non fece più nulla. Ci saremmo invece dimettere tutti insieme al sindaco”. La Civita ha sollecitato l’istituzione di un apposito assessorato sul controllo sanitario con un ufficio specifico “per arrivare ad una sorta di controllo analogo sulla sanità”. L’esponente di Forza Italia ha infine invitato il sindaco Ranalli a non prendere in considerazione, quando arriverà, la proposta della Asl di creare un elisuperficie allo stadio Pallozzi. “Non si può bypassare il punto nascita – ha concluso La Civita – dietro l’elisuperficie perché la Asl deve provvedere a trovare un’apposita area ma non quella dello stadio comunale”.